Contenuto principale

Messaggio di avviso

 

CHI SONO GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

  

Gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) raggruppano gli alunni D.A. legge 104/92, alunni DSA L.170/2010 e, inoltre, alunni con disagio ambientale, linguistico, sociale, svantaggio socio­culturale, non necessariamente certificati.     

Il percorso di integrazione per studenti DA e DSA è ben delineato e si colloca dovutamente nel percorso formativo scolastico di ogni ordine e grado.    

Gli alunni con DSA, in base alla legge 170/2010 e al DM 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento” hanno la possibilità di avvalersi di tutti gli ausili e strumenti compensativi e dispensativi atti a facilitare e consolidare il loro percorso di apprendimento, nel rispetto       delle diverse abilità cognitive.

Ogni studente è in realtà un bisogno educativo speciale in quanto ogni persona è diversa dall'altra, con stili di apprendimento diversi; la diversità, che è un patrimonio della comunità, sottende diversi stili cognitivi, diverse modalità di apprendimento che implicano una didattica flessibile, inclusiva che non integri, ma includa gli studenti nel tessuto sociale.

Per questo occorre valutare il contesto in cui gli alunni sono inseriti e l'ambiente socio culturale ed emozionale della relazione che è lo stimolo o la negazione all'inclusività. È attraverso il lavoro sui contesti e non soltanto sui singoli individui, che si promuove la partecipazione sociale e il coinvolgimento delle persone in difficoltà, nonostante i loro specifici problemi, come viene specificato anche dall'I.C.F.

Con il processo inclusivo il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio) assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti bambini/ragazzi e in particolare quelli con bisogni speciali. Nel 2001, l’Organizzazione Mondiale della Sanità è pervenuta alla stesura della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), che individua la disabilità come il risultato della relazione tra condizione di salute, fattori personali e ambientali. Parlare della dimensione inclusiva della scuola significa perciò progettare un lavoro scolastico che consideri costantemente le implicazioni e gli esiti di tale relazioni. Occorre quindi partire dall'ambiente, valutare il vissuto in ogni sua caratteristica affinché si possa eliminare o diminuire ciò che limita l'inclusione e la realizzazione dell'individuo in ogni suo aspetto: sociale, relazionale, lavorativo, domestico.

 

 

PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIONE 

Il piano d'inclusione rivolto agli alunni con bisogni educativi speciali, è parte integrante del POF d'istituto e si propone di:

Ø Favorire un clima di accoglienza e inclusione nei confronti dei nuovi studenti e delle loro famiglie, del nuovo personale scolastico.

Ø Definire pratiche condivise tra scuola e famiglia;

Ø Sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso di studi;

Ø Favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell'apprendimento di questi studenti, agevolandone la piena inclusione sociale.

Ø Adottare piani di formazione che prevedano l'utilizzo di metodologie didattiche creative;

Ø Promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed enti territoriali coinvolti (comune, Asl, provincia, regione, enti di formazione, ...).

Ø Definire buone pratiche comuni all' interno dell'istituto;

Ø Delineare prassi condivise di carattere: amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); comunicativo e relazionale (prima conoscenza); educativo–Didattico (Assegnazione, Accoglienza, coinvolgimento del consiglio di classe).

 

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

 

  • Rilevazione dei BES presenti:

  • disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

61

Ø  minorati vista

1

Ø  minorati udito

1

Ø  Psicofisici

59

  • disturbi evolutivi specifici

 

Ø  DSA

6

Ø  ADHD/DOP

1

Ø  Borderline cognitivo

 

Ø  Altro

1

  • svantaggio (indicare il disagio prevalente)

 

Ø  Socio-economico

6

Ø  Linguistico-culturale

 

Ø  Disagio comportamentale/relazionale

 

Totali

75

% su popolazione scolastica

6,5%

N° PEI redatti dai GLHO

61

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

8

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

6

 

  • Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

 

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento

Area 4: Inclusione

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

1 referente disabilità

1 referente DSA

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

 

Si

Docenti tutor/mentor

 

No

 

  • Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso…

Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Si

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altri docenti

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

 

  • Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili

Collaborazione docenti

Altro:

 

  • Coinvolgimento famiglie

Condivisione PDP e scelte educative

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

No

Condivisione percorsi orientativi

  • Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità o su disagio e simili

No

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola scuola

No

Rapporti con CTS / CTI

No

Altro:

 

  • Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati

No

Progetti integrati a livello di singola scuola

No

Progetti a livello di reti di scuole

No

  • Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2

No

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

No

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

No

Altro:

 


Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0

1

2

3

4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

 

 

 

X

 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

 

 

 

X

 

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

 

 

 

X

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

 

 

 

X

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

 

 

X

 

 

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

 

 

X

 

 

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

 

 

 

X

 

Valorizzazione delle risorse esistenti

 

 

 

X

 

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

 

 

 

X

 

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

 

 

 

X

 

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

               

 

 

 

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

 

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Ø L’Istituzione scolastica elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione  condivisa tra il personale  (Piano annuale per l’Inclusione); definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico ( gruppo di lavoro per l’inclusione ), definendo ruoli  di referenza interna ed esterna; sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema, elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi ( ASL e/o servizi sociali )

Ø Dirigente Scolastico promuove iniziative finalizzate all’ inclusione. Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti;

Ø Il GLHI viene sostituito dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, coordinato da Dirigente scolastico; ne fanno parte tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: funzioni strumentali, insegnanti di sostegno, , docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola. Il GLI svolge funzioni interne ed esterne alla scuola, relative a tutte le problematiche riferite ai BES ed elabora, annualmente, il Piano per l'inclusione. (PAI)

Ø  Funzioni Strumentali: Collabora con il Dirigente Scolastico, raccorda le diverse realtà (Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali…), attua il monitoraggio di progetti, rendiconta al Collegio docenti, partecipa alla Commissione per alunni con disabilità e riferisce  ai singoli consigli, collabora attivamente alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione;

Ø  Consigli di classe/interclasse/intersezione: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; Rilevazione di tutte le certificazioni. Rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; Definizione di interventi didattico-educativi, strategie e metodologie. Stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); Collaborazione scuola-famiglia-territorio;

Ø  La Famiglia: Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione.

Ø  Collegio Docenti: su proposta del GLI delibera del PAI (mese di giugno);

Ø  Docenti curriculari: Impegno a partecipare ad azioni di formazione (seminario) e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.  

Ø  ASL: Effettua l’accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia.

Ø  Il Servizio Sociale: se necessario viene aperta una collaborazione di rete, rispetto ai vari servizi offerti dal territorio. Partecipa agli incontri della scuola organizzati per i diversi alunni. È attivato e coinvolto rispetto al caso esaminato. Integra e condivide il PEI o PEP.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Per il prossimo anno si prevede l’organizzazione di un Seminario sull’inclusività al quale parteciperanno docenti e famiglie

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Ø  Valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione, in itinere, monitorando punti di forza e criticità. 

Ø  Attività del percorso di autoformazione inserite sulla piattaforma di istituto.

Ø  Formazione nella strategia razionale-emotiva a supporto degli studenti con difficoltà di apprendimento e nella gestione delle problematiche.

Ø  Il Coordinatore Bes coordina il colloquio tra scuola e famiglia. Segue i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI o PEP) Informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. Fornisce spiegazioni sull’organizzazione della scuola.

Ø  Elaborazione proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico. 

Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti terranno conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificheranno quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati, i Consigli di Classe/interclasse, intersezione concorderanno le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuando modalità di verifica dei risultati raggiunti prevedendo anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Affinché il progetto vada a buon fine, l’organizzazione Scuola deve predisporre un piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto, ognuno con competenze e ruoli ben definiti

  • Dirigente scolastico
  • Gruppo di coordinamento (GLI)
  • Docenti curriculari

Relativamente ai PDF, PEI e PdP il consiglio di classe/interclasse e intersezione, ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno scolastico, le strategie metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta, (test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie,) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso didattico inclusivo.

Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’ istituto raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti usufruendo se possibile di azioni di apprendimento in rete tra scuole usufruendo del supporto del CTI.

Il Dirigente Scolastico partecipa alle riunioni del Gruppo H, è messo al corrente dal referente del sostegno/funzione strumentale del percorso scolastico di ogni allievo con BES ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti; fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.

E’ utile individuare un referente, tra il personale ATA, che partecipi al gruppo di lavoro, qualora se ne ravveda la necessità, e possa così fungere da punto di riferimento per i colleghi.

Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione:

• Attività laboratoriali (learning by doing) 

• Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) 

• Tutoring 

• Attività individualizzata (mastery learning) di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe.  

La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.  Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa anche in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. 

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie. Prevede inoltre la valorizzazione del ruolo delle famiglie e partecipazione propositiva.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

Ø  rispondere ai bisogni individuali

Ø  monitorare la crescita della persona

Ø  monitorare l'intero percorso

Ø  favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità

Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative educative e di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione. Avranno modo di verificare il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi dell’Istituto, danno consigli nella stesura degli obiettivi individualizzati del PEI, e del PDP oltre alla collaborazione per l’aggiornamento e la stesura del PDF.

In collaborazione con l’ente comunale si prevede l’assegnazione di un educatore che lavori a stretto contatto con il consiglio di classe / interclasse/ intersezione. Le attività consistono in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquisizione di maggiore autonomia nel muoversi anche all’interno del territorio, di attuazione di progetti con associazioni ed enti.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

In base al calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico sono previsti incontri scuola-famiglia, oltre agli incontri con l’equipe multidisciplinare dell’ASL competente. Con le famiglie i contatti telefonici, per iscritto e “de visu” saranno periodici e programmati al fine di attuare una guida extra scolastica costante e un quotidiano controllo sull’andamento didattico-disciplinare. Ciò consentirà un rinforzo di quanto trattato in sede scolastica e agevolerà il processo di crescita degli alunni.

Pertanto i familiari in sinergia con la scuola concorrono all’attuazione di strategie necessarie per l’integrazione dei loro figli.

Devono essere censite per essere successivamente attivate, in relazione a difficoltà specifiche, risorse territoriali ( strutture sportive, educatori, ecc.) appartenenti al volontariato e/o al privato sociale.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

ACCOGLIENZA

Ø  l’accoglienza di studenti con bes all’inizio del percorso scolastico

Ø  l’accoglienza di studenti con bes in corso d’anno

Ø  il passaggio di informazioni relative a studenti con bes da un ordine di scuola all’altro

 CURRICOLO

OBIETTIVO / COMPETENZA

educativo-relazionale tecnico – didattico relativo al progetto di vita

ATTIVITÀ

  • attività adattata rispetto al compito comune (in classe)
  • attività differenziata con materiale predisposto (in classe)
  • affiancamento / guida nell’attività comune (in classe)
  • attività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele
  • attività di approfondimento / recupero individuale
  • tutoraggio tra pari (in classe o fuori)
  • lavori di gruppo tra pari in classe
  • attività di piccolo gruppo fuori dalla classe
  • affiancamento / guida nell’attività individuale fuori dalla classe e nello studio
  • attività individuale autonoma
  • attività alternativa, laboratori specifici

CONTENUTI

  • comuni
  • alternativi
  • ridotti
  • facilitati

SPAZI

  • organizzazione dello spazio aula.
  • attività da svolgere in ambienti diversi dall’aula.
  • spazi attrezzati
  • luoghi extrascuola

TEMPI

  • tempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività

MATERIALI/STRUMENTI

  • materiale predisposto, concreto, visivo, vocale, sonoro, musicale
  • testi adattati, testi specifici, calcolatrice, formulari ….
  • mappe, video, lavagna interattiva, computer, ausili

RISULTATI ATTESI*

  • comportamenti osservabili che testimoniano il grado di raggiungimento dell’obiettivo

VERIFICHE

  • comuni
  • comuni graduate
  • adattate
  • differenziate sulla base del PEI e PDP proposte in classe per ogni singola disciplina
  • differenziate sulla base del PEI e PDP concordate e proposte dagli insegnanti

VALUTAZIONE

docente/i responsabili, altri educatori coinvolti

dell’attività proposta dello studente relativamente ai risultati attesi

  • adeguata
  • efficace
  • da estendere
  • da prorogare
  • da sospendere
  • insufficiente

La dicitura risultati attesi * è stata scelta per suggerire la rilevazione di comportamenti che rivelano l’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze riconoscibili come risultato degli interventi e dei percorsi personalizzati e rispondenti ai bisogni formativi precedentemente rilevati.

I comportamenti osservabili possono riguardare

  • performance / prestazioni in ambito disciplinare
  • investimento personale / soddisfazione / benessere
  • lavoro in autonomia
  • compiti e studio a casa
  • partecipazione / relazioni a scuola
  • relazioni nella famiglia e/o altri contesti educativi coinvolti

Nella voce VALUTAZIONE appare anche l’indicazione a valutare la proposta / azione della scuola in termini di adeguatezza ed efficacia allo scopo di rilevare percorsi e prassi efficaci che possono diventare patrimonio dell’istituto e parte integrante dell’offerta formativa.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola.

Ø  Classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi.

Ø  Valorizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari.

Ø  Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali. Implementare l’utilizzo della LIM e delle nuove tecnologie come strumenti in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale. Sarà valorizzato l’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni. L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola serviranno a creare un contesto di apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le situazioni di potenziale difficoltà.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Risorse materiali: laboratori (arte, musica, lab.Teatrale, ludico-manuale), palestre, attrezzature informatiche e software didattici.

Risorse umane: psicologi, pedagogisti, educatori, animatori, assistenti igienico-sanitari, docenti specializzati in attività ludico-formative-laboratoriali-relazionali

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

In accordo con le famiglie e gli insegnanti vengono realizzati progetti di continuità al fine di favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola. la Commissione Formazione Classi provvederà all’inserimento nella classe più adatta degli alunni con disabilità e i bisogni educativi speciali. La formulazione del PAI è volta a sostenere l'alunno, dotandolo di competenze che lo rendano capace di fare scelte consapevoli, permettendogli di sviluppare un proprio progetto di vita futura.

 

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2016