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Obiettivi specifici del cineforum da perseguire:

     personaggi nelle vicende rappresentate e di descrivere le situazioni osservate

comune

responsabilità attraverso l’immedesimazione

FINALITA’

METODOLOGIA

Gli alunni visioneranno tre film (novembre, gennaio e marzo); dopo ogni visione seguirà un dibattito in classe che servirà a verificare ed a consolidare la comprensione del filmato, ma anche a dare la possibilità agli alunni di confrontare idee ed esperienze. Successivamente, i docenti, in piena autonomia, proporranno agli allievi in classe schede di lavoro, che serviranno a verificare ed a consolidare la comprensione del filmato e ad esprimere creativamente le proprie emozioni.

LINEE GUIDA DELL’ATTIVITA’

I film saranno scelti per il loro valore artistico e umano, ma anche per i contenuti e le problematiche, particolarmente adatte alla loro fascia d’età quali: diversità, shoah, e legalità, affetti, amicizia.

Gli alunni assisteranno alla proiezione nel cinema multisala di Casalnuovo e la visione del film sarà preceduta sempre da una breve presentazione da parte di un esperto della cinematografia per suscitare maggiore interesse e curiosità.

Titoli dei film selezionati, trama e date

 

Classi quinte scuola primaria

Tematica: affetti 

Arthur e il popolo dei Minimei: Arthur è un ragazzino di dieci anni che vive in campagna con la nonna a causa dell’assenteismo dei genitori. Il nonno è un esploratore che un giorno scompare misteriosamente lasciando la moglie alle prese con i debiti e con un imprenditore che vuole appropriarsi della casa. La nonna racconta a Arhur la storia di uno strano popolo incontrato dal nonno nel corso delle sue esplorazioni, i Minimei… è l’inizio di una magica avventura, diretta da Luc Besson, che porterà Arhur a incontrare esseri incantati. Perché per aiutare i propri amati nonni si compiono le imprese più straordinarie.

25 novembre 2016

Tematica: Shoah

Arrivederci ragazzi di Louis Malle: un ragazzo di nome Julien Quentin viene mandato, con il fratello maggiore François, in un collegio di religiosi, all'epoca della Seconda guerra mondiale. Arrivato in quel collegio trova buona parte dei suoi compagni insopportabili e avverte fortemente la nostalgia per la madre. La sua vita cambia radicalmente quando un coetaneo, Jean Bonnet, viene inserito nella classe. Julien inizialmente percepisce il ragazzo come un rivale, visto che ottiene buoni risultati a scuola e sa suonare bene il pianoforte. Ma con il tempo nota che è un ragazzo riservato e misterioso perché non riceve mai posta, parla poco, non si mescola mai con i compagni. Frugando poi nel suo armadietto, Julien scopre il suo segreto: Jean Bonnet è in realtà Jean Kippelstein, un ebreo che ha trovato rifugio sotto falso nome nel collegio, per sfuggire alle persecuzioni razziali. L'ostilità di Julien si trasforma così in curiosità, poi in amicizia. Mentre scorrono i giorni del 1944, la vita nel collegio procede in tutta tranquillità, finché Joseph, un ragazzo povero e zoppo che lavora come inserviente dai preti, viene licenziato dopo essere stato scoperto a compiere furti di oggetti presenti nel collegio (in particolare cibo) per poi rivenderli al mercato nero, scambiandoli con oggetti personali degli scolari. Il ragazzo, senza un posto dove vivere e consumato dalla rabbia, si fa spia presso l'esercito tedesco, rivelando la presenza di ebrei nel collegio. Malgrado i mille sotterfugi inventati dai preti, e i disperati tentativi di salvarli, Jean e altri due ebrei, insieme al direttore del collegio, vengono portati via per intraprendere un viaggio che si concluderà solo con la morte. Julien lo guarda allontanarsi e nonostante il sacerdote li saluti dicendo «Arrivederci ragazzi, a presto!», capisce che non lo rivedrà mai più.

26 gennaio 2017

Tematica: affetti

La luna: un emozionante corto targato Pixar, candidato all’Oscar, e diretto dall’italiano Enrico Casarosa. Una magica e toccante fiaba che racconta di un bambino portato per la prima volta in barca con il padre e il nonno. In attesa della Luna il bimbo scoprirà il lavoro dei suoi, le proprie tradizioni familiari e imparerà a seguire le sue aspirazioni e il suo istinto. Semplicemente delizioso.

20 marzo 2017

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Classi scuola secondaria 1° grado

Tematica: affetti

Mi chiamo Sam: un uomo di età ormai matura ma con le capacità intellettive rimaste ferme allo sviluppo dei sette anni, Sam Dawson, affronta una situazione estremamente difficile: dal rapporto con una donna fuggita dall'ospedale subito dopo il parto, è nata una bambina, Lucy, che lui ha cresciuto ed educato, anche con l'aiuto di Anne, una pianista vicina di casa. Ora Lucy compie a sua volta sette anni, è sveglia e vispa più del padre, e i servizi sociali ritengono che sia opportuno sottrarla a Sam e affidarla ad un'altra famiglia. Ma Sam per primo sa che, al di là dei criteri oggettivamente e socialmente riconosciuti, esiste un legame, un valore che solo lui può dare alla bambina, quello dell'amore paterno. Deve però dimostrarlo e, incassato il rifiuto di tanti avvocati, ne trova infine uno in Rita Harrison, donna all'apparenza sicura e grintosa. Il periodo successivo passa tra tribunali, visite psichiatriche, testimonianze che si alternano in aula. Nell'interrogatorio conclusivo, che Rita aveva cercato di preparare, Sam entra in crisi, perde il filo del discorso, e il giudice decide di affidare Lucy a nuovi genitori. Tra i due c'è Randy, la moglie, che si affeziona a Lucy e, dopo un po', ne chiede l'adozione. Sam, che non si è rassegnato, va a vivere vicino a loro, fa visita spesso a Lucy. Randy allora capisce la profondità di questo affetto e non vuole interromperlo. Sam da parte sua sa che ora Lucy può avere la mamma che non ha mai avuto, e conservare il suo vero papà.

24 novembre 2016 (centrale)

25 novembre 2016 (succursale)

 

Tematica: Shoah

Arrivederci ragazzi di Louis Malle: un ragazzo di nome Julien Quentin viene mandato, con il fratello maggiore François, in un collegio di religiosi, all'epoca della Seconda guerra mondiale. Arrivato in quel collegio trova buona parte dei suoi compagni insopportabili e avverte fortemente la nostalgia per la madre. La sua vita cambia radicalmente quando un coetaneo, Jean Bonnet, viene inserito nella classe. Julien inizialmente percepisce il ragazzo come un rivale, visto che ottiene buoni risultati a scuola e sa suonare bene il pianoforte. Ma con il tempo nota che è un ragazzo riservato e misterioso: non riceve mai posta, parla poco, non si mescola mai con i compagni. Frugando nel suo armadietto Julien scopre il suo segreto: Jean Bonnet è in realtà Jean Kippelstein, un ebreo che ha trovato rifugio sotto falso nome nel collegio, per sfuggire alle persecuzioni razziali. L'ostilità di Julien si trasforma così in curiosità, poi in amicizia. Mentre scorrono i giorni del 1944, la vita nel collegio procede in tutta tranquillità, finché Joseph, un ragazzo povero e zoppo che lavora come inserviente dai preti, viene licenziato dopo essere stato scoperto a compiere furti di oggetti presenti nel collegio (in particolare cibo) per poi rivenderli al mercato nero, scambiandoli con oggetti personali degli scolari. Il ragazzo, senza un posto dove vivere e consumato dalla rabbia, si fa spia presso l'esercito tedesco, rivelando la presenza di ebrei nel collegio. Malgrado i mille sotterfugi inventati dai preti, e i disperati tentativi di salvarli, Jean e altri due ebrei, insieme al direttore del collegio, vengono portati via per intraprendere un viaggio che si concluderà solo con la morte. Julien lo guarda allontanarsi e nonostante il sacerdote li saluti dicendo «Arrivederci ragazzi, a presto!», capisce che non lo rivedrà mai più.

26 gennaio 2017 (succursale)

27 gennaio 2017 (centrale)

 

 

Tematica: legalità

Alla luce del sole di Roberto Faenza: la storia di Don Pino Puglisi, il parroco assassinato dalla mafia a Palermo nel quartiere Brancaccio il giorno del suo 56°compleanno, il 15 settembre 1993, nel momento esatto in cui Roberto Baggio segnava un gol per l'Italia e tutta la sua città era davanti al televisore. Ai ragazzi di strada, 'angeli' cresciuti all'Inferno, quell'uomo era capace di ridare la speranza in una vita diversa. Don Pino non riconosceva il potere della mafia e con il suo esempio stava invitando la gente del quartiere a riappropriarsi della libertà negata. Per la mafia era un individuo troppo pericoloso che "toglieva i ragazzini dalla strada e rompeva le scatole". Ora in Vaticano è all'esame presso la Congregazione per le cause dei Santi il suo processo di beatificazione come martire.

20 marzo 2017 (succursale)

21 marzo 2017 (centrale)