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Progetto: Save Planet 

“No One Is Too Small to Make a Difference” (G. Thumberg)

Il progetto è rivolto agli alunni della scuola secondaria di primo grado e si pone l’obiettivo di aiutare i ragazzi a guardare al proprio futuro assumendo decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente. Salvaguardare la Terra è una delle sfide del nostro tempo: non mancano iniziative positive ma sono minima cosa rispetto alla quantità di rifiuti che immettiamo nell’ambiente, talvolta in discariche abusive, compromettendo i terreni circostanti e le falde acquifere; vengono immesse nell'atmosfera migliaia di tonnellate di anidride carbonica, tra gli scarichi della produzione industriale e quelli automobilistici; la maggior parte dei  rifiuti finisce in mare, mettendo in pericolo anche la fauna marina, o nei fiumi e in generale nei corsi d’acqua. Sono già note a noi contemporanei le modifiche di alcune caratteristiche peculiari, come il cambiamento climatico e le conseguenze disastrose che abbiamo sotto occhio. Uno sviluppo sostenibile è possibile se iniziamo a concentrarci sull’idea che noi siamo solo di passaggio, attraverso il quale modifichiamo, spesso negativamente, l’ambiente che ci ospita, a volte in maniera così profonda e ineluttabile che le conseguenze potrebbero essere nefaste per le generazioni future. Il rispetto dell’ambiente in cui viviamo è un dovere, per noi e per coloro che seguiranno, perché molte risorse sono esauribili o già in pericolo di estinzione, e non rinnovabili. Il nostro pianeta è malato è ha bisogno di cure e ha diritto a sopravvivere a noi e alle nostreazioni.

Greta Thunberg, una ragazza svedese di 16 anni, che tutto il mondo ha imparato a conoscere, è diventata il volto della consapevolezza ambientale perché lo scorso agosto, quando stava per iniziare il nuovo anno scolastico, decise che ne aveva abbastanza: quella appena trascorsa era stata l’estate più calda per il suo Paese e lei era stanca.

Greta ammette che, avendo la sindrome di Asperger, per lei le cose sono sempre state bianche o nere. Non ci sono grigi nella sua vita. Infatti, pensa che il cambiamento climatico o si ferma, o non si ferma. Senza timore ha dichiarato:

“io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza…(“no one is too small to make a difference…”)

E’ da questa citazione di Greta, contenuta nel discorso pubblico tenuto in Polonia, in occasione della ventiquattresima Conferenza delle Parti sul Clima (COP24) nel dicembre 2018, che nasce l’idea di realizzare un videogioco per sensibilizzare i giovani alla tutela dell’ambiente.

 Ed è questo prodotto che presentiamo alla gara di coding delle Olimpiadi di problem solving 2019/2020.

 Il nostro videogioco Save Planet è stato ideato da una squadra di allievi delle classi terze. Perché un videogioco?

I videogiochi dimostrano sempre più, di poter essere non solo uno strumento ludico ma anche didattico. In grado, stavolta, di renderci cittadini consapevoli e attenti alle problematiche ambientali

Sfruttando le capacità delle nuove generazioni verso il gioco informatico, gli alunni hanno progettato e scritto piccole sequenze che poi hanno programmato con Scratch; queste sequenze unite tra loro hanno creato un videogioco sulla salvaguardia dell’ambiente. Il compito iniziale è stato di ricercare immagini sul web, a ciascuna delle quali i ragazzi hanno assegnato una sequenza di comandi. E’ ormai assodato che tra i maggiori responsabili del cambiamento climatico vi sono le immissioni di CO2 nell’atmosfera prodotta dai combustibili fossili. Greta, la protagonista del nostro videogioco, deve riuscire a salvare il Pianeta Terra bloccando le emissioni di sostanze tossiche che l’uomo rilascia nell’ atmosfera. In questo modo guadagnerà blocchi di O3 che serviranno a chiudere il “buco dell’ozono”. Per la creazione del videogioco, gli allievi hanno anche selezionato la musica più adatta e realistica per gli effetti sonori. Per rendere il progetto , quanto più collegiale possibile, i ragazzi hanno coinvolto anche alcuni docenti di musica e 50 alunni del laboratorio musicale, per realizzare L’Adiemus ( Inno di Madre natura), come parte della colonna sonora del gioco . La melodia perfetta al momento giusto può trasportare il giocatore in una dimensione diversa e aiutarlo ad entrare nella realtà virtuale del game.

 

Grazie a Scratch gli allievi hanno imparato a programmare in modo semplice e divertente e hanno sviluppato un senso di responsabilità per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.